Gli attacchi informatici sono ormai una terribile quotidianità che le aziende italiane devono imparare a gestire.
In particolare nelle aree del Sud Italia dove i cyber attacchi, un tempo sporadici, sono diventati un problema costante. Il motivo? La rapida evoluzione delle tecniche di aggressione informatica e la debolezza dei sistemi presenti in azienda.
Il Cyber Risk Indicators Report rilasciati da Swascan, controllata di Tinexta Cyber (Tinexta Group) ha evidenziato una situazione critica: ci troviamo di fronte ad un totale di 489 potenziali vulnerabilità informatiche, di cui 536 email compromesse, 123 indirizzi IP e 346 servizi esposti su internet.
Vediamo nel dettaglio il report di Swascan e i dati emersi dalla ricerca.
Le aziende del Sud nel mirino dei cyber criminali
Swascan, polo italiano della cyber security, ha analizzato il potenziale rischio informatico delle aziende produttive del Sud Italia. La ricerca è stata condotta nel mese di agosto 2021 e pubblicata solo di recente.
Nel dettaglio l’analisi ha riguardato un campione di 20 realtà del Sud e selezionate in ciascuna Regione tra le prime 100 per fatturato. Per le prime sei Regioni Puglia, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna – sono state selezionate 3 aziende, mentre in Molise 2.
Le vulnerabilità evidenziate sono riferibili al mancato aggiornamento dei sistemi o a sistemi non patchati o i cui protocolli di desktop remoto risultano esposti.
Come sottolinea Pierguido Iezzi, CEO e Cyber Security Director di Swascan: “Le evidenze di criticità mostrano come le aziende del Sud Italia possono essere facile preda di attacchi ransomware, mirati alla richiesta di un riscatto per ripristinare i sistemi e le reti manomesse attraverso le più disparate tecniche di assalto digitale: dal social engeneering, usato per ottenere l’accesso ai computer attraverso l’inganno o la manipolazione delle vittime indotte a cliccare su link maligni o a fornire informazioni sensibili o personali, ai botnet, grandi reti di computer compromessi la cui potenza di elaborazione viene utilizzata all’insaputa dell’utente per svolgere attività criminali”.
La causa di questi rischi è da collegarsi al divario digitale che affligge il Sud Italia. Tra le Regioni maggiormente esposte agli attacchi informatici troviamo Calabria, Basilicata e Sardegna con un’esposizione al rischio di tipo medio. . La Sicilia, con una media di vulnerabilità tra 26 e 50 che determina una elevata esposizione al rischio cyber. E infine Campania, Molise e Puglia sono esposte a livello critico, con una media di oltre 50 vulnerabilità.