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Acciaio: il Nord-Est cresce più dell’Italia

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Bilanci per l’Acciaio 2022: il Nord-Est meglio dell’Italia.

Siderweb: acciao in salita per Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige e Veneto: il 2021 è stato un anno di deciso miglioramento di tutti gli indici di redditività.

Il bilancio

La filiera dell’acciaio del Nord-Est nel 2021 ha decisamente migliorato la propria redditività, grazie all’incredibile ripresa post-Covid e alla crescita esponenziale dei prezzi, facendo meglio dell’intera popolazione nazionale di imprese siderurgiche. Ora, però, la domanda di acciaio è in rallentamento e le quotazioni sono in discesa.

Lo ha rilevato l’analisi di siderweb – La community dell’acciaio basata sui numeri contenuti in Bilanci d’Acciaio 2022. Lo studio di siderweb ha analizzato i bilanci 2021 di oltre 5mila imprese della filiera siderurgica, dalla produzione all’utilizzo, per fotografarne la situazione economico-finanziaria e patrimoniale. Oggi è stata presentata l’analisi incentrata sul comparto del Nord-Est, con l’evento digitale dal titolo “Nord-Est d’acciaio: cosa aspettarsi per il 2023”, organizzato da siderweb e sponsorizzato da BPER Banca, Coface e Regesta.

L’ANALISI – Si sono analizzati i bilanci 2021 di 505 imprese del Nord-Est (Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige e Veneto). In totale hanno generato un fatturato di 23,042 miliardi di euro, in aumento del 66% rispetto al 2020. Un dato lievemente migliore rispetto a quello nazionale (+61%).

L’area vanta circa il 28% del totale delle imprese italiane del settore e genera il 29% del fatturato. Ne deriva che la dimensione media delle aziende nel Nord-Est è leggermente maggiore che nel resto d’Italia, con 46 milioni di fatturato contro i 44 della media nazionale. Rispetto alla popolazione complessiva, la filiera è meno sbilanciata sulla produzione, con una prevalenza di distributori.

«Nel 2021, lo sviluppo delle vendite ha avuto una crescita diffusa decisamente significativa – ha spiegato Cristian Carini, professore associato dell’Università degli Studi di Brescia, che da anni collabora alla realizzazione di Bilanci d’Acciaio –. Il cluster della produzione, essendo strutturalmente più rigido, è cresciuto meno in termini di fatturato. Ad aver avuto un’esplosione incredibile sono stati i centri servizio, anche per effetto dell’aumento dei prezzi».

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