Le aziende italiane che consumano più energia hanno partecipato all’Industrial Decarbonization Pact – Sostenibilità, Innovazione e Competitività dell’industria italiana, il cui obiettivo è di ridurre drasticamente le emissioni di C02 entro il 2050.
Le realtà industriali hanno siglato un un patto di decarbonizzazione che è stato presentato qualche giorno fa al Governo da Interconnector Energy Italia: si tratta di una realtà che coordina sette associazioni che rappresentano le industrie dei settori più energivori. Fanno parte di questo gruppo Assofond, Assocarta, Assovetro, Confindutria Ceramica, Federacciai, Federbeton e Federchimica.
L’industria italiana produce il 20% delle emissioni di anidride carbonica
Durante l’evento è stato sottolineato quanto sia importante avviare un percorso di decarbonizzazione e di transizione dei settori energivori.
Il patto di decarbonizzazione è stato presentato all’auditorium Loyola di Roma Eventi alla presenza dei ministri Giancarlo Giorgetti, Roberto Cingolani e Stefano Patuanelli, del presidente di Confindustria Carlo Bonomi, dell’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, dell’amministratore delegato di Snam, Marco Alverà e dei presidenti delle associazioni di categoria.
Acciaio, carta, chimica sono solo alcuni dei settori più energivori: secondo i dati diffusi da Boston Consulting, le industrie italiane concorrono al 20% delle emissioni nazionali di anidride carbonica.
Un dato che sicuramente fa riflettere e sottolinea la necessità di sviluppare strategie che vedono la decarbonizzazione al primo posto.
Come ha sottolineato Antonio Gozzi, Presidente di Interconnector Energy Italia: “I settori energivori sono la spina dorsale dell’economia del Paese Acciaio, carta, cemento, ceramica, chimica, fonderie e vetro danno lavoro a 700mila persone, considerando l’indotto. Sostenere lo sforzo di decarbonizzazione di queste filiere, preservandone al tempo stesso la competitività sui mercati internazionali, deve diventare un imperativo per il Paese. Solo così potremo assicurare una transizione ecologica che sia rapida ed inclusiva. L’Industrial Decarbonization Pact sancisce l’impegno dei settori coinvolti a raggiungere la neutralità carbonica al 2050. Per farlo, però, è necessario il supporto di tutti gli attori coinvolti: governo, istituzioni locali e policy makers, affinché le leve tecnologiche future siano veramente disponibili e accessibili a chi fa industria ogni giorno, sul campo”.