In questo periodo tutte le aziende devono ripensare i propri processi produttivi in chiave sostenibile e maggiormente attenta all’ambiente. Può la tecnologia supportare una filosofia green?
Un esempio interessante è sicuramente quello delle industrie delle plastica: qui la blockchain potrebbe assicurare maggiore trasparenza sull’origine dei materiali impiegati e sul loro impatto.
Industria della plastica, blockchain e sostenibilità
Come detto in precedenza, la tecnologia della blockchain può dare un valore aggiunto in materia di trasparenza e tracciabilità. Per fare questo è necessario che le aziende utilizzo in tutto il processo produttivo le infrastrutture IoT.
Il risvolto dell’uso della tecnologia è sicuramente positivo: se tutta la filiera venisse monitorata in modo corretto, il consumatore sarebbe consapevole di tutta la filiera produttiva e al tempo stesso sarebbe incentivato nel dare vita ad un circolo virtuoso e sostenibile.
La blockchain è una tecnologia disruptive ossia totalmente di rottura rispetto alle tecnologie già viste. Il motivo? Si tratta di una tecnologia in cui non esiste la centralizzazione, ma si parla di una forma distribuita delle informazioni. Inoltre è una tecnologia che vanta totale trasparenza e dà fiducia ai soggetti e alle operazioni. In generale l’impiego della blockchain potrebbe tradursi in un’opportunità per rendere il futuro delle aziende (e di tutti noi) più sostenibile e green.
In questo scenario virtuoso si assisterebbe ad un epocale cambio di paradigma: le persone sono maggiormente informate e dunque innescano comportamenti virtuosi. Il rispetto per l’ambiente non è più il fine ultimo, ma qualcosa di insito nell’essere umano che desidera fare parte di un ciclo vitale armonico. Investire in tecnologie green e nella formazione digitale in ogni fascia di età consente di dirigersi verso un futuro realmente più sostenibile.