Il welfare aziendale è sempre più importante all’interno delle realtà industriali e delle imprese manifatturiere.
Del resto, è significativo il fatto che proprio il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del settore Metalmeccanico sia stato il primo CCNL nazionale a introdurre, nel 2016, un intervento in ambito welfare.
Con il rinnovo del contratto per il triennio 2021-2024 il welfare per i metalmeccanici è diventato strutturale. E riguarda quindi migliaia di contratti di lavoro: coloro che hanno un contratto a tempo indeterminato, incluso l’apprendistato. E anche chi ha un contratto a tempo determinato, purché abbia maturato almeno 3 mesi, anche non consecutivi, di anzianità di servizio nel corso di ciascun anno (1° gennaio-31 dicembre).
Welfare e flexible benefit
Il contratto metalmeccanici industria 2021 – valido fino al 2024 – prevede Flexible Benefit per 200 euro annui. Si tratta di un valore (non erogabile in denaro) destinato per beni e servizi finalizzati a migliorare la vita personale e familiare dei dipendenti. Rientrano tra i flexible benefit i buoni welfare come quelli per l’acquisto per spesa, shopping e carburante (fringe benefit) fino al rimborso per le spese di istruzione, assistenza familiari o trasporto pubblico e ai voucher per i servizi come formazione, tempo libero e salute. Questa cifra può anche essere destinata, a discrezione del lavoratore, ai fondi integrativi (previdenza e sanità) di settore.
I vantaggi
Sia i lavoratori sia le imprese traggono vantaggio dei buoni welfare. I dipendenti, da un lato, hanno la flessibilità di utilizzi in molti modi, a seconda delle esigenze famigliari, spendendoli per ciò che più desiderano. Inoltre, l’importo per il lavoratore è esentasse e non concorre alla formazione del reddito.
Anche dal punto di vista aziendale i buoni welfare offrono importanti vantaggi fiscali. Sono deducibili come costo sostenuto per l’attività d’impresa al 100% fino a € 258,23 all’anno per persona.
Infine, nel contesto delle iniziative di welfare aziendale, consentono di adempiere agli obblighi previsti dalla contrattazione collettiva di categoria.
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