Il conflitto tra Ucraina e Russia ha forti ripercussioni sulla situazione industriale. Le imprese italiane sono in difficoltà per via dei rincari energetici e delle materie prime.
Il settore più penalizzato secondo Adnkronos è la siderurgia: come sottolineato dall’agenzia di stampa “Da Nord a sud è difficile far quadrare i bilanci con una bolletta energetica che secondo le stime di Confindustria potrebbe salire da 37 mld a 51mld nel 2022″.
Non solo il settore il settore siderurgico, ma anche l’automotive è in sofferenza. Molte aziende del ramo della componentistica sono ferme. Potrebbero fermarsi anche le realtà della ceramica e le cartiere.
Confindustria ha sollecitato l’adozione di misure straordinarie. Come si legge nel lancio stampa, tra le proposte dal Parlamentino di Viale dell’Astronomia al Governo c’è anche un’ “iniziativa concertata comunitaria per un comune prezzo regolato del gas, che tuteli industria e occupati da prezzi folli e molto diversi dai reali contratti di approvvigionamento in essere” e la “sospensione straordinaria a tempo degli Ets, che oggi penalizzano l’industria italiana più decarbonizzata di altre”.
Il Ministro Giancarlo Giorgetti dichiara: “Siamo al lavoro con ritmi molto serrati per avere al più presto un quadro preciso della situazione e formulare le risposte e proposte che servono alle nostre industrie in questo momento drammatico”.