L’industria italiana continua la sua ripresa e molto preso recupererà il gap legato agli anni della pandemia. L’Istat, nel suo ultimo report sull’andamento dell’economia italiana, fotografa un periodo di generale ripresa seppur con delle criticità.
Il dato negativo è legato alla scarsa manodopera che pone un ostacolo all’evolversi della produzione aziendale.
Come riportato nel report Istat “Il lento recupero del mercato del lavoro si è accompagnato a un ulteriore aumento della percentuale di imprese del settore manifatturiero che hanno dichiarato scarsità di manodopera. Questo disallineamento tra domanda e offerta di lavoro potrebbe implicare un mismatch tra le competenze richieste dalle imprese e quelle disponibili sul mercato”.
La produzione industriale è riuscita a riprendersi dal periodo più buio legato alla pandemia. Nel terzo trimestre, il PIL ha registrato un nuovo deciso aumento che ha ridotto in maniera ulteriore le distanze con il periodo pre-Covid.
In particolare, nel mese di settembre, si è registrato un incremento marginale della produzione industriale a confronto con il mese precedente.
Nel terzo trimestre dell’anno, l’indice è aumentato dell’1,0% rispetto al trimestre di aprile-giugno.
La prosecuzione della ripresa internazionale e i livelli elevati di fiducia di famiglie e imprese indicano che la fase di recupero dei ritmi produttivi continua, con la possibilità di chiudere il gap rispetto ai livelli pre-crisi nei prossimi mesi.
Un recupero lento, a cui si accompagnano anche dei dati positivi sul fronte occupazione.
Come riportato dall’Istat: “A settembre il mercato del lavoro è tornato a mostrare segnali positivi con un aumento degli occupati (+0,3% rispetto ad agosto, pari a +59mila unità) e una diminuzione dei disoccupati (-1,2%, pari a -28mila unità) e degli inattivi (-0,3%, -46mila unità). Il tasso di disoccupazione si è attestato al 9,2% (-0,1 punti percentuali)”. Anche se i numeri sono positivi, le imprese manifatturiere lamentano una mancanza di manodopera qualificata.