Il nuovo regolamento UE in materia di imballaggi desta preoccupazione in Confindustria: secondo la confederazione, la proposta di regolamento potrebbe mettere a serio rischio più di 700 mila imprese italiane.
Come spiega Confindustria: “La proposta rimette in discussione in Italia il modello di riciclo ormai consolidato e su cui il nostro Paese è al primo posto in Europa. Inoltre, il riciclo sarà oggetto di ulteriore rafforzamento grazie agli investimenti del Pnrr mentre invece questo regolamento rischia di vanificare gli sforzi e gli obiettivi raggiunti finora, andando a creare danni economici tutt’altro che trascurabili lungo l’intera filiera della gestione dei rifiuti”.
Secondo Confindustria, i punti critici sono diversi. Primo fra tutti è la scelta del provvedimento: il regolamento prevede che le amministrazioni nazionali non avranno più la possibilità di gestire in modo flessibile la normativa tenendo conto delle specificità di ciascun comparto industriale.
Stefano Pan, delegato di Confindustria per l’Europa ha dichiarato al Sole 24 Ore che “nessuno si sta rendendo conto delle conseguenze pesanti che avrebbe sull’industria alimentare, cosmetica, farmaceutica, chimica, del cura casa, della ristorazione e logistica. Senza contare quella del riciclo, per cui siamo campioni europei”. Insieme al nuovo Governo, e alle associazioni industriali dei Paesi Ue, Confindustria sta dunque “lavorando per spiegare le implicazioni vere di questa proposta di regolamento, che a livello italiano investirebbe più di 700mila imprese e 6 milioni di dipendenti, senza contare commercio e Horeca”.