Secondo quanto riportato dall’Osservatorio Mecspe di Senaf, la manifattura lombarda continua a crescere, ma gli imprenditori dimostrano preoccupazione per il caro energia.
I costi delle materie prime e l’aumento dei prezzi dell’energia ha avuto un impatto da medio ad alto sulla produttività per il 95% delle imprese lombarde, intaccando la fiducia in generale – calata dal 61% al 30% in un anno – e nel settore (36%).
La principale preoccupazione per l’imprenditore lombardo è legata ai costi energetici (55%) seguiti dalla paura per la guerra (14%), dall’aumento dei prezzi (11%), dalla difficoltà di reperimento delle materie prime (10%) e dall’instabilità politica (5%).
Come evidenzia l’Osservatorio del Mecspe: “le imprese manifatturiere sono resilienti e il quadro generale mostra un’industria solida e intenzionata a crescere”.
Secondo l’analisi svolta dall’Osservatorio, il portafoglio ordini è adeguato per quasi l’80% delle aziende e il fatturato cresce per il 52%, con previsioni positive per la fine dell’anno in quasi quasi sei aziende su dieci. In crescita l’export, con un aumento delle imprese lombarde che generano oltre il 70% del fatturato oltreconfine (da 6% a 15% del campione).
Gli imprenditori lombardi puntano ad assumere personale con competenze adeguate per mettere in atto la trasformazione digitale 4.0.
Come ha dichiarato Maruska Sabato, project Manager di Mecspe: “La crisi energetica non deve mettere a rischio i grandi passi avanti in termini di innovazione, formazione e sostenibilità che le imprese hanno realizzato negli ultimi anni e in cui continuano a impegnarsi, nonostante le difficoltà”.