Maria Luisa Meroni, Presidente di Confindustria Est Europa sottolinea la drammaticità della situazione in Ucraina. “La situazione è molto drammatica e siamo tutti molto preoccupati. Le imprese sono in grave difficoltà, la produzione è quasi ferma, manca tutto. Non ci aspettavamo questa escalation e l’auspicio e che si possa arrivare presto a dei negoziati che riportino alla stabilizzazione della regione”.
Bonomi ha già richiamato l’attenzione sul tema giorni fa. Parole a cui fa eco anche Maria Luisa Meroni intervistata da Adkronos.
“Un dato approssimativo, questo, non recentemente aggiornato ma che fornisce il polso di una presenza molto forte di imprenditori, anche a livello di export, che hanno investito in questi territori”.
Prosegue Meroni: “Pensavano ad una crisi transitoria, nessuno si aspettava un conflitto profondo e così violento. Le imprese ora sono in gravi difficoltà e fortemente preoccupate; in questo momento viene a mancare tutto quello che serve per poter produrre quotidianamente senza che l’orizzonte riesca a schiarirsi, anzi. È una tragedia. E se le sanzioni economiche sono il modo per evitare una terza guerra mondiale è anche vero che l’unica soluzione possibile per rimettere in piedi quell’economia sarebbe solo l’immediata sospensione della guerra“.
A supportare i profughi arriva un aiuto dalle imprese italiane in Romania e Polonia. “La Polonia è già molto avanti su questo fronte mentre Confindustria Romania si è attivata, richiedendo un incontro con il governo rumeno, volto a trovare un accordo circa una facilitazione delle normative che consentano assunzione di manodopera dall’Ucraina” spiega Maria Luisa Meroni.
Confindustria Ucraina sta giocando un ruolo attivo. Come sottolinea Meroni:“un help desk per tracciare le problematiche che la crisi sta creando. Si stia muovendo in maniera coordinata anche con le Rappresentanze Internazionali sul territorio, in particolare Confindustria Russia e Confindustria Ucraina a supporto delle imprese italiane”.