Cresce il settore metalmeccanico: nel 2021 registra il 15,9% di aumento rispetto all’anno precedente. Un risultato positivo che deriva anche dall’export che ha toccato la quota del +18,4%.
Le imprese metalmeccaniche ritornano ai valori pre-Covid: a dichiararlo è la 161° indagine congiunturale di Federmeccanica sull’industria metalmeccanica.
Anche se il settore ha registrato un calo nel quarto trimestre (con una diminuzione dell’1,8% rispetto al trimestre precedente), ora è finalmente in ripresa.
Le performance del 2022 saranno fortemente legate alle conseguenze economiche della guerra tra Russia e Ucraina. Il conflitto va ad inasprire il prezzo delle materie prime e comporta anche un innalzamento dei prezzi energetici.
L’aumento dei prezzi delle materie prime si riflette anche sulla produzione dei prodotti industriali. Ad esempio nel ‘aumento medio per il settore metalmeccanico, che risulta il maggior utilizzatore di metalli, è stato pari a +7,8%, con una crescita più marcata per i prezzi dei Metalli e prodotti metallo (15,9%).
Come evidenzia Federmeccanica, gli incrementi di costo “impattano negativamente sulla competitività di molte imprese e che stanno ridimensionando molto i margini di profitto”.