I rincari energetici iniziano a pesare notevolmente sul comparto della produzione metalmeccanica. Secondo la 164esima indagine di Federmeccanica il terzo trimestre dell’anno 2022 ha segnato dei risultati negativi per il comparto.
Nel periodo che va da luglio a settembre, i volumi del comparto hanno messo in evidenza una stabilità (+0,1%) rispetto al trimestre precedente (+1,1%), ma nel confronto annuo diminuiscono del 2,1%, in ulteriore calo dopo il precedente -1,2%.
L’indagine svolta da Federmeccanica sul settore ha messo in rilievo le difficoltà di un’industria produttiva dove pesano in particolare gli incrementi dei costi energetici e delle materie prime legate al conflitto geopolitico russo-ucraino. A questo fattore si aggiunge anche la politica zero-Covid adottata dalla Cina che porta a creare una difficoltà nelle catene di supply chain globali.
Come ha dichiarato Stefano Franchi, Direttore generale di Federmeccanica: “Le aspettative delle imprese metalmeccaniche e meccatroniche sono in costante e, purtroppo, anche netto peggioramento in ogni ambito”.