Un tempo la realtà aumentata e virtuale sollecitavano la curiosità. Oggi sono uno strumento capace di creare valore in ogni fase della produzione.
David Chen, co-fondatore e direttore tecnico di Orbbec, ne parla a IndustryToday.
Qualità ed efficienza sono la linfa vitale di qualsiasi operazione di produzione di successo. Ma il continuo divario di competenze , la carenza di manodopera e l’elevato turnover dei dipendenti stanno minacciando questi standard.
La tecnologia VR e AR stanno entrando sempre di più nel mondo aziendale, aiutando i produttori a superare numerosi ostacoli.
Qualche esempio? Google Maps AR sovrappone indicazioni o punti di interesse su una carreggiata o su una strada, fornendo immediatamente informazioni utili. La realtà virtuale viene in genere sperimentata utilizzando occhiali, cuffie o display head-up che mettono gli occhi dell’utente nell’ambiente simulato.
La realtà virtuale e quella aumentata possono migliorare l’efficienza e garantire prodotti di migliore qualità, ma soprattutto, può anche compensare il divario di competenze industriali offrendo opportunità di formazione.
Grazie all’AR/VR è possibile formare personale meno esperto consentendo esperienze pratiche che non mettono a rischio né materie prime o attrezzature. Deloitte, nel suo report su come utilizzare al meglio la VR per scopi di formazione, ha osservato che la tecnica è particolarmente efficace per i tirocinanti che devono affrontare fenomeni in situazioni rare o pericolose.
La tecnologia AR/VR può guidare i lavoratori attraverso controlli di qualità e sicurezza, garantendo una migliore resa del prodotto.