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Industria

Il progetto FESR Lombardia che punta su stampa 3D e manifattura additiva

IRCRAM 4.0 è il progetto finanziato dal POR FESR Lombardia 2014-2020: un’iniziativa che, grazie alla stampa 3D e ai materiali innovativi, sta cambiando l’industria 4.0.

Scopriamo il progetto

Il progetto IRCRAM 4.0 – acronimo di International Research Center for Robot and Additive Manufacturing 4.0 – è stato scelto tra 33 proposte presentate alla call hub ricerca e innovazione lanciato dal Fesr della Regione Lombardia.

Nello specifico il progetto IRCRAM ha beneficiato di un contributo FESR pari a oltre 2,6 milioni di euro, su un valore complessivo del progetto di 6,4 milioni.

Proprio in vista della collaborazione per IRCRAM l’IIT “ha aperto una sua sede a Milano – ha dichiarato Mirco Chiodi, R&D Managing Director del Camozzi Research Center -. Con loro abbiamo fatto nascere un Joint Lab dedicato alla Ricerca declinata come parte integrante del plant e della produzione industriale. Abbiamo installato nel nostro Centro Ricerche Camozzi di Milano MasterPrint, la più grande stampante 3D al mondo e abbiamo lavorato in maniera estensiva per renderla ancor più performante e intelligente”.

I settori di riferimento sono in primis quello aerospaziale, ma anche navale, dell’energia e dei trasporti.

Continua Chiodi: “Prendiamo come esempio il campo aerospaziale: a oggi molti componenti funzionali vengono prodotti mediante l’uso di stampi in metallo utilizzare invece una stampante 3D come MasterPrint e materiali termoplastici (o compositi, nel caso di altre stampanti Ingersoll) ha vantaggi evidenti. Anzitutto nei tempi: per produrre gli stessi componenti utilizzando stampi in metallo, ci sono tempi d’attesa che possono essere anche di 6 o 9 mesi – riassume il responsabile del Camozzi Research Center – mentre per stamparne in 3D di analoghi bastano una o due settimane”.

Rendere automatica la produzione di manifattura additiva per componenti di grandi dimensioni significa dunque permettere al personale di passare ad altre mansioni.

Qui entra in campo l’approccio smart: ovvero l’idea di installare su MasterPrint una serie di sensori, per abilitare un controllo intelligente, così da controllare e migliorare la precisione dimensionale dei pezzi stampati e le loro proprietà meccaniche.

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Su questo punto, il progetto ICRAM 4.0 – concluso a novembre 2022 – ha avviato la fase di test, sempre nel centro di ricerca di Milano. Ora l’obiettivo è quello di passare all’industrializzazione della MasterPrint integrata da sensori.

Come ha spiegato Chiodi:  “a livello mondiale tutti gli attori principali stanno lavorando per andare in questa direzione. Grazie a IRCRAM noi oggi siamo un passo davanti agli altri. E vorremmo mantenere e incrementare questo vantaggio competitivo”, nel mercato dei grandi manufatti realizzati in 3D”.

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