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Realtà aumentata nell’industria

La trasformazione digitale in atto nel mondo dell’impresa è uno degli argomenti chiave del momento. Dopo aver parlato del parlato delle tecnologie abilitanti legate al Piano Nazionale Impresa 4.0, è arrivato il momento di approfondire il tema della realtà aumentata nell’industria.

L’uso della realtà aumentata impatterà positivamente sull’efficienza delle aziende e sul miglioramento del flusso di lavoro dei dipendenti. In questo approfondimento ci dedicheremo all’analisi relativa alla terza tecnologia abilitante riportata nel Piano Nazionale Impresa 4.0.

Che cos’è la realtà aumentata?

Quando pensiamo alla parola “realtà aumentata” il primo richiamo va subito al mondo dei videogiochi. In realtà l’adozione di questa tecnologia nel mondo produttivo e industriale ha portato numerosi benefici e un miglioramento nello sviluppo delle attività di business.

Diamo una definizione accademica di realtà aumentata. Secondo quanto riportato da Treccani, con questo termine si fa riferimento a una “Tecnica di realtà virtuale, in inglese augmented reality (AR), attraverso cui si aggiungono informazioni alla scena reale. Questa tecnica è realizzabile attraverso piccoli visori sostenuti, come i caschi immersivi, da supporti montati sulla testa che permettono di vedere la scena reale attraverso lo schermo semitrasparente del visore (see-through), utilizzato anche per mostrare grafica e testi generati dal computer. Applicazioni di elezione della r. a. sono tutte quelle situazioni in cui è necessario un supporto manualistico contestuale alle operazioni effettuate, in cui devono essere fornite indicazioni nel luogo e al momento opportuni, come, per es., nel caso della manutenzione oppure dell’assemblaggio in una catena di montaggio”.

Sebbene l’AR non sia un concetto nuovo, i progressi in aree come la visione artificiale, le tecnologie di rilevamento, l’archiviazione dei dati, i display e le tecnologie software, hanno ora reso l’AR una soluzione molto più pratica per l’adozione da parte dei consumatori, commerciali e industriali.

L’AR si sta rivelando uno strumento efficace per aiutare la forza lavoro industriale. Con la comunicazione aumentata remota, l’AR può aiutare il settore ad affrontare meglio l’imminente sfida del divario di competenze.

La differenza tra Realtà Virtuale e Realtà Aumentata

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Molto spesso sentiamo parlare di AR e VR come termini simili, ma il realtà si tratta di due mondi molto diversi tra loro.

La Realtà Virtuale è una simulazione generata dal computer di un mondo o realtà alternative. La realtà virtuale crea simulazioni, pensate per escludere il mondo reale e avvolgere o “immergere” la persona in un mondo digitale.

La Realtà Aumentata combina il mondo fisico con elementi virtuali generati dal computer. La realtà aumentata inserisce, o sovrappone, i contenuti nel mondo reale utilizzando un dispositivo come lo schermo di uno smartphone o un auricolare.

I campi di applicazione della realtà aumentata

L’AR offre la possibilità alle imprese di individuare facilmente gli errori di produzione. La tecnologia, con il suo potenziale per digitalizzare la prototipazione del prodotto in 3D, facilita l’accesso e la comprensione del prodotto.

Ma i settori in cui l’AR viene utilizzata sono numerosi. Pensiamo al mondo dell’healthcare: Le visualizzazioni 3D degli organi da diverse angolazioni aiutano i chirurghi a migliorare le proprie prestazioni.

L’AR è funzionale anche nel marketing: consente ai team pubblicitari di includere animazioni 3D, video e informazioni mirate in vetrine, brochure, poster, magliette, volantini e cartelloni pubblicitari basati proprio sulla realtà aumentata.

Perché usare la realtà aumentata nel mondo industriale?

Le aziende manifatturiere che investono in sviluppo tecnologico possono essere maggiormente all’avanguardia per tutto ciò che riguarda lo sviluppo del prodotto e la sua uscita sul mercato.

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La realtà aumentata può giocare un ruolo chiave nel campo industriale, migliorando e potenziando la progettazione di prodotti e servizi esistenti e abilitando tecniche completamente nuove.

Le aziende automobilistiche, ad esempio, stanno già utilizzando la realtà virtuale per ridurre il tempo tra la progettazione iniziale e la modellazione fisica da settimane a giorni. Questa rapida prototipazione e collaborazione accelera e arricchisce il processo creativo. La richiesta dispendiosa in termini di tempo per costruire prototipi fisici e poi tradurli può essere ridotta drasticamente – o addirittura eliminata completamente.

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