Anche il mondo dell’agricoltura si sta trasformando per abbracciare una visione smart e tecnologica. Ed ecco che il termine “agtech” si sta affacciando sempre di più sul mercato: le aziende hanno compreso l’importanza di investire nel digitale per ottimizzare la produzione agricola.
Un esempio è quello di Agtonomy, azienda fondata da Tim Butcher. Una realtà che ha attirato l’attenzione anche di un colosso come Toyota Ventures.
Tim Butcher ha avviato Agtonomy in quanto da sempre immerso nella vita agricola. Agtonomy è una startup che trasforma trattori e altre attrezzature in macchine autonome per fornire una forza lavoro a basso costo e tecnologica per le aziende agricole.
Come sottolinea Butch: “Cinque anni fa, era difficile ottenere l’attenzione dei VC in relazione all’agtech, ma c’è stato solo un enorme interesse da parte degli investitori e, sebbene stiamo appena iniziando, l’agricoltura locale ha bisogno di aiuto ora”, ha aggiunto. “Il finanziamento accelererà le nostre prove e altri partner e sostanzialmente aumenterà le nostre attività e la capacità di raddoppiare la velocità con cui ci stiamo muovendo, il che include l’espansione del team”.
Butch prevede che il lancio vero e proprio ci sarà nel 2023 e che l’azienda avvierà i lavori con alcune centinaia di trattori.
Come sottolinea l’approfondimento di TechCrunch, Jim Adler CEO di Toyota Ventures ha dichiarato: “Vediamo un enorme potenziale nell’agtech e stiamo facendo investimenti di conseguenza. I veicoli completamente autonomi diventeranno una realtà nelle fattorie in cui sono disperatamente necessari”.
L’agtech cambierà il volto dell’agricoltura? Lo scopriremo nel 2023.