Il Covid-19 ha messo in evidenza la fragilità della supply chain globale. Secondo quanto riportato da uno studio di EY, lo scorso anno il 57% delle aziende ha dovuto affrontare gravi complicazioni alle proprie catene di approvvigionamento a causa della pandemia.
Nonostante ciò il settore della logistica si è dimostrato resiliente: si è assistito ad un maggiore investimento nel campo tecnologico che porterà il comparto a totalizzare 75,7 miliardi di dollari entro il 2026.
A seguito della pandemia, i fornitori dovevano trovare soluzioni urgenti a nuovi problemi potenzialmente critici. Diverse aziende hanno cercato di sfruttare soluzioni sotto forma di sensori intelligenti che consentissero loro di raccogliere informazioni sulle inefficienze quotidiane così da migliorare i processi.
L’analisi dei dati potrebbe dare risultati efficienti riguardo gli intervalli di consegna, l’orario di lavoro del magazzino, la capacità di carico dei veicoli, il peso e le dimensioni del carico e la creazione di un percorso ottimale.
Durante la pandemia tutte queste variabili cambiavano costantemente, ma grazie alla tecnologia è stato possibile monitorarle e offrire soluzioni concrete.